X-FORCE

 

# 02

 

Marvel IT Presenta…

 

‘THE FORCE OF X’ parte 1

 

Luca Losito

Storia

rossointoccabile

supervisione Marvel IT

Carlo Monni

Presidente

 

Cannoball - Samuel Guthrie - capitano di X-Force

La storia finora...

 

Un misterioso evento ha riunito il destino di Sam Guthrie, Tarot, Paradigm e di Delia che ora cercano una soluzione per rimediare a ciò che è accaduto. Sam ha preso in mano la situazione e ha deciso che partiranno da un suo vecchio amico, un guerriero proveniente da un altro pianeta...

Paradigm  - Jintao - tecnocinesi

Tarot - Marie Ange Colebert -  Preveggenza, può animare le figure e gli oggetti raffiguranti sui suoi tarocchi

Delia Moony – è in grado di creare immagini tridimensionali sulla base delle paure proprie o altrui

Shatterstar  - Benjamin Russel -  Superforza, supervelocità, fattore rigenerante e conversione delle onde soniche in onde vibratorie

 

***

 

Samuel “ Dividiamoci”

 

Il destino ha fatto riunire queste quattro persone. Un destino crudele ed ingiusto, ma che forse ha aperto una nuova porta per un futuro inaspettato. Ora i ragazzi sono alla ricerca di una loro amica, la stessa persona che ha sconvolto in qualche modo la loro vita. Per trovarla hanno bisogno dell’aiuto di un vecchio membro di X-Force; un guerriero proveniente da un'altra dimensione.

 

Delia “questo posto mi mette i brividi, e sta iniziando pure a piovere” avvicinandosi a Marie Ange

 

Tarot “anche a me” posando la sua candida mano sulla spalla della ragazzina

 

Paradigm “ Sam, come fai ad essere certo che il tuo amico si trovi qui? Ma soprattutto come sei a conoscenza di questa arena posta proprio nelle fondamenta di un locale così rinomato come  il Sailor?” e si guardò attorno un po’ teso.

 

Samuel “ la comparsa di Arene è un fenomeno che si sta sempre più sviluppando. Lo dicono anche i giornali. Ho scoperto questa arena da quando ho notato, sull’entrata, la presenza di alcuni mafiosi mutanti di New York. I combattimenti di mutanti nelle arene stanno diventando una moda e loro ne vogliono approfittare, scommettendo e allenando mutanti persi e confusi che sperano un giorno di riuscire a raccogliere qualche spicciolo e poter uscire da quella schifosa vita che riescono a raccapezzare ” e fissò il grande locale illuminato.

 

Delia “ il tuo amico è uno di questi?” e sbadigliò

Samuel “No. Lui non lo è” sorrise “lui è stato creato per essere un guerriero. Possiede una super forza, si muove velocissimo e le sue ferite guariscono in un attimo. Deve lottare, battersi, scontrarsi, sempre, è di vitale importanza per lui. Non ha scelto lui di entrare nella arena, è l’arena che ha scelto lui”

 

Delia “penso di sapere chi potrebbe essere”

 

Samuel “non è un tappo peloso”

 

Delia “mmm…allora non ne ho idea”

 

Sam “Paradigm riesci a sondare quante persone ci sono nel retro del locale?”

 

Paradigm “Certo Sam. Quattro cuochi, sette camerieri e due addetti alle pulizie. Se ci infiltriamo dalla porta del retro siamo dentro”

 

Samuel “D’accordo. Dividiamoci. Marie e Delia, voi spostatevi sul tetto del capannone affianco, lì potrete vedere se qualcuno ci nota e quindi intervenite.”

 

Delia “ Si si. Lo sappiamo. Mentre noi povere donzelle rimaniamo al sicuro, voi uomini valorosi vi addentrate nei sotterranei per cercare il misterioso guerriero. Sappiate che questa formazione mi va bene solo per stavolta! Non siamo due damigelle impaurite”

 

***

 

Sam, seguito da Paradigm, corre verso il retro del locale, fermandosi con le spalle al muro e cercando di capire se qualcuno li ha visti.

Paradigm indica la finestra dei servizi aperta ed in meno di un minuto i due sono già dentro.

La stanza è totalmente buia, vi è solo una piccola striscia di luce proveniente dal corridoio che si infiltra da sotto la porta. Sam e Paradigm, si avvicinano alla porta senza fare il minimo rumore e vi appoggiano l’orecchio per ascoltare qualsiasi suono.

Nulla. Il corridoio è vuoto.

Sam appoggia la mano sul pomello e apre delicatamente la porta.

Paradigm avvicina l’occhio all’uscio.

Nulla. Non si vede nessuno.

I due escono fuori.

Percorrono il lungo corridoio e si fermano.

Aldilà della porta c’è il locale, ci sono tutti gli ospiti. Non devono farsi beccare, sennò sono guai.

Con un gesto Paradigm dice di entrare e Sam spalanca la porta.

 

 

***

 

 

Delia “ uff…quanto ci mettono?” sospira

Tarot “ci mettono il giusto. Sono due estranei che si infiltrano senza invito ad una festa privata. Spero solamente di non vederli sbattere fuori dal locale sanguinanti e ammaccati”

 

Delia “già, dopo quello che è successo…”

 

FASHBACK

 

“dopo quello che è successo, tu hai avuto ancora il coraggio di rispondere al prof??”

 

Delia “Sì Marta. Non c’è lo fatta più. Mi aveva preso di mira! Era la terza volta che mi sbatteva fuori dalla classe” e si mise in ordine i codini biondi

 

Marta “Wow sei stata proprio coraggiosa a rispondergli in quel modo”

 

Delia “lo so Marta. Dovresti farlo anche tu con il tuo professore di matematica”

 

Marta “lo so…ma non sono coraggiosa quanto te”

 

Marta e io eravamo grandi amiche. Frequentavamo la stessa scuola da quando eravamo piccole, ed ora per la prima volta, al primo anno di liceo, ci siamo trovate in classi differenti. Da piccole eravamo molto simili, giocavamo spesso con le stesse bambole e vestivamo allo stesso modo. Poi, crescendo, siamo cambiate. Marta è rimasta la solita ragazzina chiusa, timida, che non parla mai, con il solito taglio di capelli da dieci anni e con i soliti occhiali spessi come due fondi di bottiglia.

Io sono cambiata, lo spirito libero che era in me si è liberato, facendomi diventare una ragazzina solare, estroversa e sorridente. Ho sostituito gli occhiali con le lenti a contatto. Ho raccolto capelli in due codini alti ed ho lasciato una treccia scendere già dietro l’orecchio.

 

Marta “quanto ci vuole per arrivare al orfanotrofio?”

 

Delia “ancora un quarto d’ora. Dobbiamo attraversare tutto il parco, se vuoi ci possiamo fermare al chiosco?”

 

La strada per l’orfanotrofio era sempre la stessa. Non so perché ogni volta Marta mi chiedeva quanto ci volesse per arrivarci, sperava forse che la portassi a spalle?! Così proseguimmo lungo il vialetto, io parlando di ragazzi e lei di voti e pagelle. Quando, ad un tratto, vidi il chiosco.

Da lì iniziarono i guai per me. Proprio mentre Marta mi parlava del suo compagno di classe, il più brutto e pustoloso che io abbia mai visto.

Ci fu un forte flash e un pesante tonfo.

Sentii Marta urlare terrorizzata e io di conseguenza mi voltai spaventata.

Un enorme essere grottesco, si era piazzato proprio davanti a me.

Marta fuggì strillando. E io rimasi ferma immobile.

Come se quella enorme bestia mi avesse paralizzata. Dentro di me ero terrorizzata, avrei voluto correre fino a stare male.

Ma i miei muscoli non rispondevano. Tremavano solamente.

Il grosso energumeno protese le sue grosse mani verso di me, come se mi volesse bloccare.

Poi, fortunatamente, i due ragazzi che erano seduti al chiosco fino a qualche minuto prima si alzarono e corsero ad aiutarmi.

La ragazza, si muoveva molto agilmente, con una eleganza straordinaria. Il ragazzo biondo, invece, prese il volo creando attorno di se un aura esplosiva e gettandosi contro il mostro.

La ragazza iniziò ad urlare al suo amico di fermarsi.

Io iniziai a correre verso il bosco vicino, ma venni fermata da un essere tecnologico e da una ragazza dai lunghi capelli rossi e tutta vestita di nero, la quale mi disse solo quattro parole “Segui il tuo destino”

Poi mi voltai verso i due ragazzi che mi avevano salvato.

Il ragazzo biondo era a terra inerme mentre la ragazza dai capelli neri… stava succedendo qualcosa di strano… attorno alla ragazza apparve un’aura rosa luccicante.

Il mostro cercò di afferrare la ragazza con le sue enormi mani. Ma, appena la toccò, un secondo flash illuminò tutto il bosco ed una forte energia mi invase il corpo.

Qualche minuto dopo, tutto era finito.

La ragazza dai lunghi capelli neri era scomparsa. Rimasi sola assieme alla ragazza dai capelli rossi, l’essere tecnologico e il ragazzo biondo.

La strana energia prodotta dallo scontro aveva amplificato la mia mutazione latente, ero diventata una mutante, ora possiedo il potere di rendere reali le paure delle altre persone.

 

***

 

...SLASH…

Un rapido movimento della spada e uno schizzo di sangue dell’avversario macchiò il viso di Shatterstar. Il rivale cadde a terra esanime.

Era la sua ennesima vittoria. Oramai era diventato il campione indiscusso di quella arena.

 

 

“VINCE ANCORA! SHATTERSTAR VINCE L’ENNESIMO COMBATTIMENTO, CONFERMANDO ANCORA UNA VOLTA IL SUO INDISCUSSO TITOLO DI CAMPIONE!!”

 

 

Shatterstar salutò il suo pubblico alzando le braccia al cielo. E venne sommerso di applausi e urla.

 

Sam e Paradigm erano riusciti ad entrare senza destare alcun sospetto, avevano assistito a tutto il combattimento; erano rimasti impressionati per i movimenti di gladiatori che assieme alle luci e la musica, rendeva tutto più uno spettacolo che un combattimento tra guerrieri.

Sam seguì con lo sguardo Shatterstar che usciva di scena, e facendo un cenno a Paradigm, i due si alzarono e si avviarono verso le quinte.

 

Poco dopo, dentro il camerino del campione.

 

Shatterstar “ hey man! Hai visto come ho finito l’avversario?” uscì dalla doccia in accappatoio

 

Fernando “ Certo che ti ho visto Ben. E come tutte le volte mi chiedo quando ti deciderai a finirla con questi combattimenti, ad uscire da tutta questa storia e magari a dedicare un po’ di tempo…a noi due”

 

Shatterstar “dai non fare il burbero. Vedrai che prima o poi succederà”  sorrise e prese dai fianchi il suo compagno abbracciandolo

 

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

 

Shatterstar “quante volte lo devo dire che non voglio essere disturbato!!” sbuffò avvicinandosi alla porta

 

Shatterstar aprì la porta e vedendo il suo vecchio amico Cannoball, lo salutò  calorosamente.

 

Samuel “Ciao Ben. Come stai?...ho interrotto qualcosa?” guardando Fernando dentro il camerino

 

Shatterstar “ tranquillo Sam. Nessun disturbo, entrate”

 

Sam e Paradigm entrarono nel camerino chiudendo dietro di loro la porta.

 

Samuel “Ben lui è Paradigm” indicò l’amico

 

Shatterstar “Piacere. Lui invece è Fernando”

 

Fernando, il compagno di Shatterstar, salutò un po’ seccato i due uomini che avevano interrotto quel momento di intimità.

 

Shatterstar “allora ragazzi, cosa vi porta a farmi questa visita?”

 

Sam “ecco…per parlare del motivo della nostra visita, vorrei chiedere a Fernando e a Paradigm di uscire dal camerino gentilmente. È una discussione che voglio fare da solo con te”

 

Paradigm “certo Sam. Ti aspetto qua fuori” aprendo la porta

 

Fernando uscì dalla stanza sbattendo la porta ancora più seccato.

 

Sam “che caratterino il tuo amico”

 

Shatterstar “lo so Sam. Ma è una persona splendida alla quale mi sono molto legato. Ma dimmi ora, cosa ti ha portato qui?”

 

Sam “ riguarda Danielle. Tutto è incominciato quando…”

 

 

Intanto fuori dal camerino.

 

Paradigm “ Anche tu sei uno dei gladiatori?” rivolto a Fernando

 

Fernando “No. Sono un amico di Ben. Non mi piace l’arena, ne i combattimenti, li trovo un perdita di tempo e un rozzo intrattenimento, il fatto che siano pure illegali aumentano il mio disdegno”

 

Paradigm “anche secondo me, questo posto non è nulla di buono”

 

Fernando “ma dimmi, come fate a conoscere Ben?”

 

Paradigm “beh…io non lo conoscevo fino a pochi minuti fa. Sam invece è suo amico da molto tempo, hanno militato per vario tempo in una squadra mutante”

 

Fernando “ anche quelle squadre mutanti pacifiche le odio. Non vorrei mai che Ben si unisse a qualche altra squadra mutante, il pensiero che mettesse il pericolo la propria vita per una stupida utopia pacifista, non lo sopporterei proprio”

 

Paradigm “ non ti sembra di essere un po’ troppo presuntuoso per essere un amico?”

 

Fernando “ …infatti sono il suo fidanzato”

 

Paradigm “….”

 

Dentro al camerino.

 

Samuel “…ed è scomparsa nel nulla, sparita”

 

Shatterstar “capisco Sam. È successo un bel guaio. Chi potrebbe essere stato? Quale essere avrebbe interesse per Danielle?”

 

Samuel “ non ho un idea, solo vaghe supposizioni”

 

Shatterstar “immagino vogliate cercarla, da dove potremmo cominciare?”

 

Samuel “non lo so Ben. È successo così tutto velocemente, sono troppo confuso, poi dopo quello che mi è successo…e già tanto che ci siamo riuniti e che ti abbiamo trovato” si prese la testa fra le mani, disperato

 

Shatterstar  “potremmo chiedere al professor Xavier di cercarla tramite Cerebra”

 

Samuel“ci ho pensato, ma sarebbe meglio trovare un’altra soluzione. Non me la sento di tornare alla scuola Xavier, dopo così tanto tempo, chiedere loro aiuto per una disgrazia che riguarda in parte noi ex membri di X-Force, lo so che “una volta X-Men, X-Men per sempre” ma, in parte è stata anche colpa mia…avrei potuto salvarla e quindi evitare questo immenso disastro. Ti ricordo che un tempo eravamo un gruppo paramilitare fuorilegge, e sai che non eravamo tanto ben visti dalla scuola. Gli ideali che ci avevano insegnato di convivenza pacifica si erano un po’ troppo indeboliti. Potremo considerarla come ultima spiaggia la scuola, ora come ora siamo abbastanza lontani da Xavier ed è meglio intervenire il prima possibile”

 

Shatterstar “capisco Sam. Mi è venuta in mente un’idea che potrebbe diventare molto utile…”

 

Samuel “Grazie Ben. Sapevo che tu avresti potuto aiutarmi. Allora cosa ti è passato in mente?”

 

 

Fuori dal locale. Sul tetto di un vecchio capannone.

 

 Tarot “Delia che ti passa per la mente?!” cercando di afferrare il braccio della ragazzina

 

Delia “Cosa mi passa per la mente? È da mezzora che quei due sono la dentro, voglio andare a vedere cosa gli è successo!” cercando di scendere dal tetto calandosi da una grondaia

 

Tarot “Fermati Delia. Ci sono altri modi per vedere cosa sta succedendo. Per prevedere il futuro” tirando fuori da sotto mantello la sua cara scatola contenente le preziose carte dei tarocchi.

 

Delia “ mi dispiace per te. Ma io non sono superstiziosa” sbuffò

 

Tarot “dovresti esserlo in parte. L’universo. L’infinito. Non tutto si può spiegare con reazioni chimiche o basandosi solo sui cinque sensi. Tutto ciò che ci circonda è dominato da una immensa energia. Quel energia che tiene unita un’intera galassia è la stessa energia che fa crescere, fiorire e morire un fiore. Una parte di quella energia, noi la chiamiamo il tempo. Il tempo è solamente una convenzione inventata dagli uomini, per poter scandire e regolare la propria vita. Senza di essa, il concetto di tempo, non esisterebbe. Tutto succederebbe in un lasso di tempo indefinito, infinito. Capisco che per una ragazzina come te, questo discorso sia molto complicato. Ma quando mia nonna mi donò queste carte, io guardandole vidi l’intera vita passata e futura di mia nonna. Ho il sospetto che questa capacità, dipenda da me, dalla mia mutazione, non da queste carte.”

 

Tarot mischiò con energia le carte, poi si fermò e alzò la prima carta del mazzo.

 

Delia “allora?? Cosa dicono le carte??”

 

Tarot “lo immaginavo, dopo quello che è successo, queste carte sono diventate solo più un prezioso ricordo. Lo avevo previsto” sorrise

 

Delia “vuoi dirmi cosa hai visto?!”

 

Tarot “ come avevo previsto. La carta della Forza. È una carta di successo, a patto che si riesca a tenere a freno gli istinti e a controllarsi. Te lo avevo detto di stare calma…” sorrise

 

Delia “SAM!” scendendo dal tetto e correndogli incontro

 

Tarot scese dal capannone dalle scale antincendio e vide avvicinarsi Sam, Paradigm,un ragazzo dai lunghi capelli rossi e un altro ragazzo brasiliano.

 

Tarot “allora Sam. Avete trovato qualche soluzione?”

 

Sam “ Si Marie-Ange . Ora sappiamo da dove partire”

 

 

CONTINUA…

 

 

NOTE

 

Salve a tutti! Su questo secondo numero esordiscono le note che vi aiuteranno ad avere chiarimenti sia per le storie, che per i personaggi.

L’idea che ho avuto è stata quella di creare una X-Force leggermente differente da quelle passate, non più un gruppo di ragazzini appena usciti dallo Xavier Istitute, ma neppure una milizia guerrigliera e sanguinaria. La mia idea mia era quella di scrivere X-Force stabilendone un diverso tipo di narrazione, caratterizzando i personaggi per mezzo dei dialoghi e inserendo il gruppo non più in missioni estreme, ma in vicende principalmente quotidiane del mondo mutante. Nonostante la X sul petto, ogni personaggio verrà descritto prima come essere umano, con i propri pregi e i propri difetti e in secondo piano come X-Man.

Spero di raggiungere i miei obbiettivi anche grazie alle vostre critiche e ai vostri commenti.

I primi membri della nuova X-Force sono Cannoball, Tarot, Paradigm, Delia Moony e Shatterstar, ma ad essi si aggiungeranno presto anche altri mutanti più o meno noti.

 

Posso comunque anticipare che la prima saga sarà incentarta tutta sulla ricerca di Danielel Moonstar, la quale è scomparsa dopo uno scontro con un strano essere comparso improvvisamente dal nulla. Questo non è l’unico problema per X-Force, infatti pare che lo scontro, e quindi la scomparsa di Danielle, abbiano portato alcuni cambiamenti ai componenti del gruppo.

In questo numero infatti, Delia racconta come l’energia provocata dallo scontro fra Danielle e il mostro abbia rilasciato una forte energia mistica che ha manifestato i poteri di Delia ancora latenti. Quali cambiamenti ha apportato negli altri membri del gruppo e cosa è realmente successo, lo potrete scoprire nei prossimi numeri e nel primo Annual che verrà pubblicato alla fine di questa saga.

 

Inoltre, in appendice di ogni numero di X-Force, troverete per ogni personaggio che verrà coinvolto, un piccolo riassunto della sua vita (penso comodo a tutti nuovi e vecchi lettori).

 

In questo numero appare anche la figura di Shatterstar; essere biologico costrito in laboratorio progettato biologicamente nel futuro della dimensione altrenativa nota come Mojoverso. Venne creato per esibirsi come guerriero in giochi gladiatori e intrattenne così i telespettatori di Mojoworld. Fuggì e viaggiò indietro nel tempo, cercando aiuto per distruggere il padrone del suo mondo, Mojo. Shatterstar ha più volte, dimostrato di essere un valido alleato per X-Force, continua a sperare che un giorno Mojo cessi di esistere.

Per finire un doveroso GRAZIE a Carlo Monni e a rossointoccabile, quest’ultimo con mooooolta pazienza mi ha aiutato e ha supervisionato le mie storie di X-FORCE.

 

 

ANTEPRIMA

 

X-Force parte in azione. La soluzione di Cannoball. Il cambiamento di Tarot.